Storia del counseling: origini e arrivo in Italia

Oggi vi porto in viaggio nell’esplorazione della storia del counseling, nato negli Stati Uniti verso la fine della seconda metà del 1900, con scopi di orientamento nelle scuole e successivamente come tecnica di aiuto nella reintegrazione dei soldati dopo la seconda guerra mondiale, fino a diventare una metodologia applicata in moltissimi contesti come puoi leggere qui Counseling: definizione, applicazione e obiettivi

Scopriamo nel dettaglio le origini del counseling e il suo debutto in Italia.

Origini del counseling

Le basi del counseling iniziano a crearsi alla fine del diciannovesimo secolo negli Stati Uniti in risposta alla necessità di aiuto nella ricerca della vocazione studentesca, lavorativa e di vita notate da alcuni professionisti nell’ambito sociale ed educativo. Inizia dunque come forma di orientamento scolastico e lavorativo.

Poi gli assistenti sociali, negli anni trenta durante la “Grande Depressione” e a causa della crisi che quel paese ha attraversato, si confrontarono con richieste personali che li spinse ad integrare elementi della psicologia, la sociologia e la filosofia per poter rispondere alle richieste di aiuto delle persone .

Il sociologo Talcott Parson, nome emergente in quest’ambito, integra l’azione sociale comunitaria, quella educativa, quella psicologica e quella filosofica, costruendo un’identità che si va definendo negli anni ’40. Proctor, Benefield e Wrenn (1931) introducono il concetto di counseling come un processo di aiuto individualizzato.

Alla fine della seconda guerra mondiale aumenta la domanda di questo tipo di professionisti dato che il governo degli Stati Uniti chiede ai Counselors di collaborare con psicologi e psichiatri per aiutare migliaia di soldati che ritornano e devono inserirsi in una vita “normale”. Questi soldati non denotano patologie psichiche o mentali. Nei programmi di studio viene poi inclusa una formazione più psicologica che dà origine al cosiddetto Psychological Counseling.

Questo modello di aiuto è stato perfezionato e approfondito dal dottor Carl Rogers che costruisce un modello di relazione di aiuto centrato sulla persona. È proprio Rogers ad avere un ruolo centrale nella storia del counseling mettendo le basi per come è conosciuto oggi: una relazione in cui l’attenzione del counselor va focalizzata sulla persona prima che sul suo problema.

Il rapporto di counseling è una situazione in cui calore umano, accettazione obiettiva e assenza di ogni coercizione o pressione personale da parte di un counselor permette l’espressione più libera di sentimenti, comportamenti e problemi da parte del cliente” Carl Rogers

La nascita ufficiale del counseling ha come anno simbolo il 1942, anno nel quale viene pubblicato il libro di Rogers “Counseling and psycotherapy” negli Stati Uniti solo negli anni settanta in Europa.

A questo proposito, per conoscere meglio il lavoro di Carl Rogers, consiglio le seguenti letture:

Un modo di essere

Terapia centrata sul cliente

Potere personale. La forza interiore e il suo effetto rivoluzionario

Nella storia del counseling voglio menzionare anche la nascita del paradigma sistemico all’interno della psicoterapia e del Counseling. A partire dalla cibernetica, si studiava l’organizzazione dei sistemi e si possono distinguere due periodi significativi: tra 1950 e 1962, lo studio aveva a che fare con la causalità circolare e il feedback per mantenere l’omeostasi o l’equilibrio di un sistema (considerato il sistema familiare), poi circa nel 1963 si capisce che i sistemi passano attraverso periodi di stabilità (morfostatici) e cambiamento (morfogenesi), affinché il sistema sopravviva. In considerazione di questa dinamica, i partecipanti dovevano adattarsi costantemente in quanto parte di esso. La prima tappa è stata lo studio della stabilità, mentre la seconda, del cambiamento.

A proposito dello studio sui sistemi consiglio i bellissimi libri di Bert Hellinger, tra i quali:

Senza radici non si vola: la terapia sistemica di Bert Helliger

Storie d’amore tra uomo e donna, genitori e figli, noi e il mondo

Costellazioni familiari: aneddoti e brevi racconti

Dalla sua origine negli Stati Uniti il Counseling passa in Inghilterra e in altre nazioni d’Europa, Giappone, Russia, Australia tra altri 40 paesi che registrano questa professione in diverse forme, in alcuni luoghi anche come laurea per diverse professioni.

L’arrivo del counseling in Italia

L’arrivo in Italia è piuttosto recente: si data infatti agli anni Ottanta. In questi primi anni di diffusione, i corsi vengono svolti da psicoterapeuti di orientamenti diversi, la formazione risulta poco uniforme, i corsi infatti non hanno criteri comuni, si basano sul lavoro personale in gruppo e l’accesso è consentito a tutti senza una formazione pregressa richiedendo nella maggior parte dei casi solo un diploma. Negli anni successivi i counselor si incontrano condividendo esperienze e ponendo le basi per percorsi di formazione più definiti e coerenti.

La storia del counseling mostra che la sua maggiore diffusione ha inizio solo dagli anni Novanta, in particolare dal 1993 anno in cui nasce la prima associazione professionale di categoria chiamata SICo, ovvero Società Italiana di Counseling.

Il termine Counseling si rivela difficile da tradurre in lingua italiana mantenendone il vero significato: “consulenza” infatti non è il suo esatto corrispondente, così si decide di usare il termine in lingua originale, nella grafia con una sola “l”, come usato da Rogers e May. In Gran Bretagna si usa le versione con due “l”, in Italia si usano entrambe anche se talvolta l’uso con o senza la doppia “l” fa riferimento ad approcci di diverso tipo.

Nei primi anni della sua creazione, questa professione era ancora poco conosciuta, oggi l’orizzonte delle opportunità si sta ampliando. Due tappe fondamentali nella storia del counseling in Italia per il processo di riconoscimento ufficiale di questa professione sono state le seguenti:

  1. l’inserimento da parte del CNEL nell’elenco delle professioni non regolamentate che ha aperto porte nelle istituzioni sia private che pubbliche;
  2. la pubblicazione della legge 4/2013 “Disposizioni in materia di professioni non organizzate” che ha creato le basi per un sistema professionale moderno basato sull’organizzzione in associazioni professionali garantite e responsabili della preparazione professionale dei suoi aderenti.

La storia del counseling ci mostra poi come questo nuovo approccio viene utilizzato in tantissimi contesti, da quello individuale, alla coppia e alla famiglia, in ambito lavorativo e socio sanitario. Puoi trovare più informazioni su chi è il counselor cliccando qui.